L’EPS

Polistirene espanso sintetizzato

L’EPS

Per essere utilizzato, il polistirene espanso deve subire una serie di trasformazioni direttamente legate alla sua destinazione.
All’inizio il materiale si presenta sotto forma di finissime perle, da uno a tre millimetri di diametro contenete un agente espandente.

PRE-ESPANSIONE

Trattata con vapore (pre-espansione), la materia prima si ammorbidisce e I’agente espandente, vaporizzato, ne provoca il rigonfiamento sino a raggiungere circa 60 volte il loro volume iniziale. La durata e I’intensità di questa prima operazione determinana la massa volumica del prodotto finito.

MATURAZIONE DEL PRE-ESPANSO

Le perle preespanse vengono convogliate in silos con pareti permeabili all’aria nei quali perdono l’umidità in eccesso.

STAMPAGGIO

Le perle espanse ed essiccate vengono iniettate in una blocchiera stampo e sottoposte nuovamente ad azione del vapore che determina un ulteriore rigonfiamento, annullando completamente gli interstizi tra le perle che saldandosi tra loro (“fase di sinterizzazione”), creano un blocco omogeneo. Dopo il raffreddamento questi blocchi vengono sformati e stoccati in deposito a stagionare, per poi essere sottoposti al taglio finale in lastre o altri manufatti. | prodotti in EPS sono oggetti leggeri con massa volumica compresa tra classe 30 e 300 (ex. densità da 10 a 40 Kg/mc) e oltre, di colore bianco e struttura rigida. Non hanno odore né danno alcun problema al contatto con la pelle. Nella successiva immagine è rappresentata la particolare struttura a celle chiuse delle perle espanse viste al microscopio elettronico. Struttura a celle di una perla di polistirene espanso vista al microscopio. Ingrandimenti 20, 100, 500 volte.

ASSORBIMENTO D’ACQUA

L’EPS non è un materiale igroscopico pertanto i manufatti in EPS non presentano fenomeni di imbibizione per capillarità.

STABILITÀ DIMENSIONALE

L’EPS presenta uno fra i valori migliori previsti dalle normative per i vari materiali isolanti: 50 – 10 m/mK (70 – 10 per I’estruso e il poliuretano), tale caratteristica assicura stabilità all’applicazione; non si creano fessurazioni nei cappotti (se ben applicati), non si sollevano le pavimentazioni, ecc., cioé I’EPS non si muove.

ISOTROPIA

È isotropo un prodotto che non sarà sottoposto a tensionamento, deformazione ed a rotture durante tutta la sua vita in stato d’uso, avra cioé uno stato fisico-meccanico in equilibrio stabile con le caratteristiche riprodotte in ogni punto del pannello. Tale caratteristica è principalmente influenzata dal tipo di espansione che hanno le celle del materiale. Infatti le strutture cellulari che si espandono in uno spazio di pochi millimetri di diametro risultano molto regolari, con microsfere pressocché uguali. In spazi piu grandi, tale regolarita è sempre più approssimativa man mano che le dimensioni degli spazi aumenta. Quando invece I’espansione avviene con direzione unica e contraria al senso di gravita, la scarsa isotropia si forma in tale direzione con differenze sempre maggiori man mano che ci si allontana dalla zona di preespansione. Il fenomeno creatosi – detto anisotropia – porterà inevitabilmente ad una disuniformita di densità e caratteristiche dell’espanso.

SINTERIZZAZIONE

Nell’EPS, la perfetta sinterizzazione, cioé la “saldatura” delle perle fra loro è molto importante. Anzi per alcune applicazioni, la perfetta sinterizzazione è determinante. Vedi ad esempio I’applicazione di isolamento esterno “a cappotto”. Quanto più I’EPS presenta classi elevate, tanto piu si esercita nel blocco una pressione tale da favorire una migliore sinterizzazione.

COMPORTAMENTO ALLE SOLLECITAZIONI MECCANNICHE

La relazione fra sollecitazione e deformazioni è lineare fino al 3% di deformazione, oltre questo limite si ha una deformazione permanente della struttura cellulare senza rottura. Per convenzione si assume come caratteristica a compressione la sollecitazione corrispondente ad uno schiacciamento del 10% dello spessore provino. In base alla norma EN 13501 l’EPS è classificato in classe E (Autoestinguente).

COMPORTAMENTO BIOLOGICO

Il Polistirene Espanso Sinterizzato non costituisce nutrimento per alcun essere vivente, microrganismi compresi. L’EPS non marcisce, non ammuffisce ed è completamente riciclabile. Non è tossico ed è pulito, la luce ultravioletta determina un ingiallimento ed infragilimento superficiale dell’EPS che, pur non subendo riduzioni nelle sue prestazioni, va pertanto protetto con una corretta pratica di cantiere.

SOSTANZE INERTI PER L’EPS

Acqua, acqua di mare, soluzioni saline, materiali da costruzione, calce, cemento, gesso etc. sali, concimi, soluzioni alcaline, saponi e detersivi sintetici, acidi diluiti e acidi deboli (es. citricourici-carbonico), acidi concentrati (cloridrici 35%-nitrico50%-solforico95%) alcoli, glicoli e glicerina, olii siliconici, bitumi adesivi e masse bituminose a base acquosa.